SOCIOLOGIA: domande a pagina 296


 IL CONTESTO DI NASCITA DELLA SOCIOLOGIA ED I PADRI FONDATORI.
Pagina 296 domande:
domanda 1: che cos’è la legge dei tre strati?
Secondo Auguste Comte l’essere umano è giunto ad un punto importante della sua evoluzione, che consiste nel provare scientificamente, conoscere scientificamente il mondo che ci circonda, per spiegare questa fase che lui chiama positivismo, enuncia la “legge dei tre stadi”, che si riferisce a come l’essere umano nel corso della sua evoluzione cerca di spiegare la realtà fisica e sociale. La prima fase che Comte evidenzia consiste nello studio “teologico”, in questa fase l’essere umano riconosce tutto come prodotto di un’entità divina; la seconda fase invece è caratterizzata dalla tendenza di sostituire gli dei con entità astratte, questo stadio è chiamato stadio “metafisico”; la terza e ultima fase chiamata: stadio “positivo” che è quella fase che Comte riconosce come attuale, lo stadio in cui vi è una conoscenza scientifica dei fenomeni, ciò significa sottoporre a osservazione i fenomeni, individuarne relazioni costanti ed infine formulare una legge..

Domanda 2: qual è stata l’importanza di Marx per la sociologia?.
Karl Marx non è stato un sociologo, ma alcuni suoi studi fanno parte ed hanno dato un grande contributo alla sociologia, soprattutto per quanto riguarda il suo studio sulle classi sociali: lo studioso ha infatti individuato la storia dell’umanità come un evento materiale i cui attori sono gli esseri umani, i quali svolgono il ruolo di produzione dei beni necessari al soddisfacimento dei loro bisogni. Per Karl Marx ogni epoca storica è caratterizzata da diverse forze produttive, con le quali intende il livello di sviluppo, in base al rapporto che l’essere umano ha con la proprietà dei mezzi di produzione, essi si trovano in una diversa classe sociale, Marx chiama questo rapporto “rapporto di produzione”. Secondo Karl Marx la divisione in classi è sempre esistita e così anche il conflitto che vi è tra di esse, nel 1848 Marx dichiara che “la storia di ogni società finora esistita è la storia di lotte di classi”.
Nell’età contemporanea, in cui il capitalismo si afferma come metodo di produzione il conflitto individuato da Marx di contrappone in modo radicale tra la borghesia, la classe proprietaria dei capitali, e il proletariato, la classe operaia. L’unico modo, secondo Marx, per porre fine a questo conflitto perenne è l’attuazione del modello comunista., in cui non vi è proprietà privata e neanche le classi..
Secondo Marx è proprio la classe dominante, che esercitando il potere impone anche un’idea politica sulla classe inferiore. L’ideologia è per Marx la rappresentazione falsata della realtà che viene elaborata dai membri di una classe sociale per diffondere i propri interessi ed il proprio operato, ma presentata come una verità oggettiva e universalmente condivisibile. Il rovesciamento del dominio capitalista che consegue alla lotta di classe, comporterebbe anche lo smascheramento dell’ideologia borghese.
Marx mette quindi in luce un aspetto fondamentale della società: la tendenza degli esseri umani ad elaborare una visione della realtà condizionata dalla loro posizione sociale e dagli interessi ad essa connessa.

domanda 3: in che senso Durkheim parla di “dimensione sociale” del suicidio?.
Emile Durkheim, primo docente universitario di sociologia a Bordeaux, ha scritto un libro: “Il suicidio. Studio di sociologia”, pubblicato nel 1897, in cui parla della sua ricerca sul suicidio. Basatosi sulla raccolta di dati empirici e sull’uso sistematico di strumenti statistici, Durkheim cerca di capire il fenomeno delle morti volontarie, aspetto che potrebbe sembrare riconducibile ad una sfera privata, come un fatto prevalentemente “sociale”. Durkheim distingue tre condizioni fondamentali perché avvenga un suicidio: la prima consiste in una debole integrazione sociale, l’individuo finisce quindi per fare capo solo a se stesso, si parla quindi di suicidio egoistico, la seconda parla di una difficoltà da parte dell’individuo a trovare una propria individualità e ripone la propria essenza in un valore collettivo più alto, si parla quindi di suicidio altruistico, la terza ed ultima condizione avviene quando viene meno il potere morale della società di disciplire le passioni dei singoli individui, si parla quindi di suicidio “anomico”, letteralmente senza leggi.
Questa classificazione è fatta su basi sociali: egoismo, altruismo ed anomia non indicano disposizioni interiori degli individui, ma tendenze collettive in grado di agire dall’esterno su altri individui.

domanda 4: che cos’è un “tipo ideale” e qual è la sua utilità per l’indagine sociologica?
Per Weber risulta fondamentale interpretare come risultato dell’agire sociale i fenomeni sociali, il senso che gli individui danno alle azioni non implica la rinuncia al compito proprio di ogni conoscenza scientifica. Mentre le scienze naturali spiegano i fenomeni secondo leggi universali, le scienze umane procedono attraverso la costruzione di tipi ideali, cioè modelli interpretativi generali, che il ricercatore elabora a partire dalla realtà empirica selezionando o accentuando determinati aspetti. Il tipo ideale funziona come un modello di riferimento rispetto al quale inquadrare i singoli casi, la nozione può essere utilizzata anche in rapporto alla classificazione delle azioni sociali.

domanda 5: a chi si deve l’espressione “disincantamento del mondo” e a che cosa allude?.
l’espressione “disincantamento del mondo”, di Weber allude al venir meno degli aspetti magici e religiosi della vita. L’uomo moderno di fronte a ciò che non è in grado di capire, pensa che i limiti dela sua comprensione saranno prima o poi sperati dal progresso della conoscenza.

domanda 6: qua è il contributo offerto da Pareto allo sviluppo della sociologia?
Vilfredo Pareto, autore nel 1916 di un corposo “trattato di sociologia generale”, ha dato un contributo significativo alla sociologia, seppur egli non la considerasse, così come Weber, una disciplina scientifica distinta, per lui infatti la sociologia è un corpus di concetti e dottrine che riguardano la società, il diritto, la morale e la politica..

domanda 7: che cosa intende Park per “ecologia umana”?
L’ecologia umana di Park è quello che per la biologia sono alla base dei rapporti tra gli organismi viventi: meccanismi di competizione, selezione ed adattamento. Secondo Park gli esseri umani vivono in una sorta di competizione per lo spazio, così accade nelle città, dando origine ad una collaborazione specifica in un determinato ambiente, un mosaico di piccoli mondi sociali che si toccano senza compenetrarsi..

domanda 8: in che senso secondo Park, la realtà urbana produce nuovi “tipi” umani?
I nuovi tipi di umani nascono con la nascita di nuovi lavori e organizzazioni che rimpiazzano quello che era il ruolo della famiglia o del vicinato. Allo stesso tempo però Park afferma che l’ampiezza della popolazione porta ad una grande eterogeneità e alla formazione di condotte anticonformiste, che in altri contesti sarebbero scoraggiate dalla disapprovazione sociale.


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