SOCIOLOGIA: domande sulle sociologie comprendenti

SOCIOLOGIE COMPRENDENTI

1. QUALE IMPOSTAZIONE "CLASSICA" CONDIVIDONO LE SOCIOLOGIE COMPRENDENTI?
 L'espressione risale a Max Weber, al quale si ispirano tutte le seguenti teorie sociologiche, le quali condividono tutte l'impostazione weberiana che vede l'azione sociale come oggetto proprio dell'indagine sociologica e tendono ad indirizzare le loro analisi verso fenomeni sociali di grandezza ridotta, piuttosto che verso l'intera società nel suo complesso. 

2. A CHI SI DEVE L'ESPRESSIONE "INTERAZIONISMO SIMBOLICO" E A CHE COSA ALLUDE?
L'interazionismo simbolico è una corrente di pensiero che si sviluppa intorno agli anni Trenta del Novecento a partire dagli studi del filosofo Georg Head Mead. L'espressione però si deve al sociologo statunitense Herbert Blumer, che ha definito con precisione gli assunti chiave della prospettiva internazionalista in sociologia: 
a) gli esseri umani si comportano in base ai significati che le cose hanno per loro
b) questi significati sono il frutto di un processo di interpretazione che si sviluppa con l'interazione tra le persone.

3. IN CHE COSA CONSISTE L'APPROCCIO DRAMMATURGICO DI GOFFMAN?
 Goffman paragona la vita sociale ad un palcoscenico teatrale e paragona gli individui alle parti dello spettacolo. Come in un teatro nella realtà c'è il retroscena, cioè nella realtà gli spazi privati, dove gli attori assumono comportamenti contraddittori con il ruolo pubblico.
La recitazione non coinvolge solo gli individui, bensì anche gruppi e categorie sociali.
Possiamo quindi dire che la vita sociale è una rappresentazione attuata dai gruppi sociali di fronte ad altri gruppi: troviamo così i gruppi di performance, cioè chi recita, ed i gruppi di audience, chi assiste; l'importante è che i gruppi di audience sono accedano alle situazioni di retroscena.
4. CHE COSA SONO LE "TIPIZZAZIONI" DI CUI PARLA SCHULZ?
nell'opera La fenomenologia del mondo sociale Alfred Schutz identifica l'oggetto della sociologia con la sfera della vita quotidiana, una routine esprimibile sulla base di preesistenti elaborazioni concettuali, definite da Schultz "tipizzazioni". Il mondo è fatto quindi di realtà tipizzate, le quali variano in base al contesto sociale in cui ci si trova, qui acquisiscono a loro volta significati differenti. 
Il compito del sociologo è per Schulz quello di indagare la realtà sociale come una pluralità di insiemi di conoscenze, cercando di capirne nozioni e regole.



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