SOCIOLOGIA: Pareto

PARETO: L'AGIRE UMANO TRA LOGICA E NON-LOGICA
Vilfredo Pareto, autore nel 1916 di un corposo “trattato di sociologia generale”, ha dato un contributo significativo alla sociologia, seppur egli non la considerasse, così come Weber, una disciplina scientifica distinta, per lui infatti la sociologia è un corpus di concetti e dottrine che riguardano la società, il diritto, la morale e la politica. Il fulcro per Pareto è l'agire umano, che  classifica in modi diversi. Secondo Pareto le azioni umane sono:
- logiche, cioè azioni in cui la connessione tra "mezzi" e "fini" presente nella mente del soggetto ha una rispondenza oggettiva nella realtà, 
- non-logiche, cioè azioni in cui questa rispondenza manca. 
Un'azione "non-logica" non significa ritenerla priva di significato:
- in primo luogo: la distinzione tra logico e non-logico è  un'astrazione, poiché, nelle situazioni concrete i due tipi di azione sono spesso mescolati; 
- in secondo luogo: anche le scelte non-logiche, hanno un fondamento anche non essendo l'esito di un ragionamento: esse scaturiscono "residui", cioè  stati emotivi  a cui la natura umana obbedisce, e dalle "derivazioni.
Secondo Parete, è impossibile comprendere il mondo sociale senza tenere conto delle azioni non-logiche e dell'universo simbolico in cui esse fanno le loro radici. Può succedere, dice Pareto, che un'azione non-logica compiuta dal soggetto per un determinato scopo si riveli in realtà funzionale al conseguimento di un altro obiettivo, non intenzionalmente perseguito dall' individuo ma logicamente implicato nella sua scelta. 

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